Il castoro fa parte della famiglia castoridi, ordine dei roditori. Un esemplare adulto pesa in media 16kg ma sono stati trovati esemplari di quasi 40kg. Si conoscono anche delle specie, ormai estinte, che arrivavano ad avere le dimensioni di un orso! Questi animali sono lunghi circa 75cm e alti meno di 30. La coda misura in media 25cm ed è multifunzione:

  • In acqua li aiuta a nuotare fungendo da timone.
  • Sulla terra ferma dà supporto per tenere il corpo ritto sulle zampe posteriori.
  • In caso di pericolo viene sbattuta sull’acqua per segnalare l’allarme.

Il corpo è massiccio e ricoperto da una pelliccia marrone-rossiccia sul dorso e più chiara o grigiastra sul ventre. Ha gli occhi piccoli e le narici si possono chiudere durante l’immersione. Ha le zampe posteriori palmate e tutte le dita sono munite di artigli.

Il castoro e le sue opere di costruzione

I 4 denti incisivi, sono come quelli degli altri roditori e prendono la forma di uno scalpello ben affilato. Con questi denti il castoro può abbattere gli alberi, talvolta anche grossi. Solitamente sceglie tronchi che vanno dai 5 ai 20cm ma si sa di castori che hanno buttato a terra alberi di 75cm.

Con i tronchi fatti cadere, i ramoscelli, le foglie, i massi ed il fango, questi animali creano delle vere e proprie dighe nei fiumi. Queste costruzioni servono ad aumentare l’area intorno alle loro tane e far salire il livello dell’acqua. Come effetto secondario queste zone attirano pesci, anatre e altri animali acquatici. Col passare del tempo, i castori effettuano un’accurata manutenzione alle loro dighe rinforzandole e riparandole nei punti dove cedono. Talvolta vengono costruite altre dighe a valle delle prima per far rifluire l’acqua e diminuire la pressione sulla principale.

In realtà più che funzionare come dighe, le costruzioni dei castori sono effettivamente le loro tane. Il fatto che siano completamente circondate d’acqua non è altro che un vantaggio per i castori che sono più goffi ed impacciati sulla terra ma si rivelano abitili nuotatori. Inoltre, in mezzo all’acqua, i loro principali predatori come orsi, lupi, linci, sciacalli, volpi etc sono inermi.

A lungo andare questi bacini artificiali si riempiono di sedimenti e, quando non è più possibile manutenere la zona, i castori si spostano da un’altra parte e ricominciano la costruzione. La zona che viene abbandonata solitamente si trasforma poi in un prato sulla riva del fiume.

I rischi della specie

Il castoro è una creatura che modifica molto il paesaggio e talvolta, con le sue dighe può causare inondazioni, poco gradite dagli abitanti locali che, in passato, lo uccidevano. Tutt’oggi il castoro è considerato un animale nocivo nelle aree suburbane degli Stati Uniti orientali. Veniva cacciato anche per la sua pelliccia idrorepellente ma fortunatamente questa moda è in forte declino.

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