La tigre è la più grande fra i così detti “grandi felini”. Nell’era moderna è l’unica a raggiungere le dimensioni dei suoi antenati preistorici: può arrivare a 300kg di peso. Il mantello ha un disegno particolare e distintivo. I colori possono variare in base alla sottospecie ma quelle più comuni hanno le strisce verticali scure sulla pelliccia rosso-arancio. La tigre selvatica più grande mai segnalata aveva una lunghezza totale del corpo di 3,38 m pesava 388,7 kg. E’ classificata nel genere Panthera insieme al leone, al leopardo, al giaguaro ed al leopardo delle nevi. Le tigri sono predatori alfa cioè sono all’apice della catena alimentare visto che, a parte l’uomo, la tigre non ha predatori naturali. Soprattutto cacciano ungulati, come cervi e bovidi nelle ore dal tramonto all’alba. Sono animali territoriali e generalmente solitari. Hanno bisogno di grandi aree contigue per vivere e cacciare.
Un tempo i territori che occupavano le tigri ricoprivano l’intera Asia, dalla Turchia fino alla costa orientale della Russia. Recentemente le tigri sono mano a mano scomparse dalle zone a sud-ovest e in tutta la zona centrale dell’Asia e anche dalle due isole indonesiane di Giava e Bali e dall’Asia orientale. Ormai le tigri hanno perso il 93% del loro areale.

La caccia

La tigre deve mangiare circa 3/4 tonnellate di carne l’anno. Abitualmente caccia da sola ma sono stati osservati casi di collaborazione per abbattere prede di grandi dimensioni. La tigre fa affidamento a due sensi sviluppatissimi: la vista e l’udito. Gli occhi consentono di vedere ogni più piccolo movimento della preda che ha scelto. Sono organi sviluppati per un predatore notturno e gli permettono di muoversi agilmente delle tenebre.

Come tutti i felini preferisce la tattica dell’agguato. Una volta che la vittima designata è stata scelta, la tigre gli si avvicina sfruttando abilmente il mimetismo sfruttando il suo manto. Una volta vicina, attacca a sorpresa, talvolta con brevi scatti. Nonostante la stazza può arrivare alla velocità di 65km/h che però può essere mantenuta solo per poco tempo. Viene da se che più vicino alla preda riesce ad arrivare furtivamente, più le probabilità di successo saranno alte.

Se il bersaglio non è molto grande, lo uccide mordendogli la nuca e provocande la rottura delle vertebre cervicali, perforando la trache e, talvolta, recidendo la giugulare o la carotide. Se la preda è più grande invece, attacca alla gola per soffocarla. Questo impedisce anche un’eventuale difesa con corna e zoccoli, una volta a terra. Nonostante la potenza delle zampe anteriori, che possono arrivare a rompere il cranio di un bufalo, raramente sono state viste tigri uccidere a zampate.

La tigre e la sua immagine

Le tigri hanno un posto di rilievo nella mitologia e nel folklore, e continuano ad essere rappresentato nei film e nella letteratura moderna. Appaiono su molte bandiere, stemmi, e come mascotte per le squadre sportive. La tigre è l’animale nazionale del Bangladesh, India, Malesia e Corea del Sud.

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